Essere genitori dei bambini con sindrome Nexmif

Essere genitori dei bambini con sindrome Nexmif

cosa significa e cosa puoi fare per te e tuo figlio
Ricorda che ogni volta che guardi tuo figlio negli occhi, gli parli, gli sorridi, o semplicemente ridi, balli, leggi, giochi o canti, lui allena il suo cervello. A parte le terapie professionali che intraprenderà, questo è il regalo più grande che puoi fargli. Quando sei con lui, dedicati in toto, senza pensare al lavoro o ad altro. Ricordati anche che il riposo, suo e tuo, è importante. La migliore maniera per trattenere quello che si impara è alternare fasi di allenamento a fasi di rilassamento e distrazione. Mostragli che lo ami per come è, che tu accetti di vederlo crescere secondo i suoi tempi, incurante di quello che pensano gli altri.

Dagli e mostragli fiducia, soddisfazione, gratitudine e gioia.

Ogni tanto delega se puoi e pensa a te, prenditi cura di te stesso e non avere fretta né sensi di colpa. Riposa anche tu, appunto. È importante non arrivare mai a corto di forze mentali, fisiche, emotive.

Non chiuderti come un guerriero che combatte da solo, cosa che purtroppo accade a molte mamme. Se possibile, anzitutto affronta questa vita in coppia, come famiglia. Ogni componente, con le sue caratteristiche e qualità, può aiutare in questo viaggio.

Sii pure nervoso, arrabbiato con la vita, sì. Ma solo per un po’.

Fintanto che capirai, come me, che sei stato già graziato, nell’avere con te un’anima rara, unica, che ti insegna ogni secondo cosa ha un senso e che, alla fine dei tuoi giorni, ti avrà fatto vivere davvero.